La lenticchia è una delle piante più antiche conosciute dall’uomo. La sua origine è comunemente attribuita agli albori della Civiltà agricola. Se ne parla sin dall’Epoca della “Mezzaluna fertile” dell’antico Egitto. Le lenticchie possono essere di varie dimensioni (diversificate per seme grande e seme piccolo) e di vari colori (verdi, marroni, nere, rosse, arancioni, gialle). Ogni varietà ha le sue particolarità ed anche un gusto caratteristico. Possono essere mangiate intere, decorticate e spezzate.
Come si coltiva
La pianta della lenticchia è abbastanza robusta e ben si adatta anche a terreni non particolarmente fertili e dalla tessitura variabile, da argillosa a limo-sabbiosa. La coltivazione avviene nei mesi primaverili (in zona ad alta altitudine), nel periodo di novembre se in zona più basse. La raccolta avviene verso giugno – luglio. La pianta viene fatta essiccare al sole per almeno un paio di giorni. Viene poi percossa per raccoglierne i semi. Durante la fioritura le piantagioni di lenticchia si trasformano in un quadro davvero suggestivo. La colorazione dei suoi fiori varia a seconda del periodo (dal bianco al lilla).
Informazioni nutrizionali
Le lenticchie, come tutti i legumi, sono fonte di fibre, proteine, ferro e sali minerali (magnesio, potassio, fosforo) che insieme contribuiscono al normale metabolismo energetico, al mantenimento di ossa e denti, al funzionamento del sistema nervoso e muscolare ed alla riduzione del senso di stanchezza.
Come si cucina
Le lenticchie possono essere un contorno, possono essere abbinate ai cereali o altre legumi per delle zuppe, usate per realizzare risotti o pasta o per creare delle creme.